navetta automatica
In ormai venti anni di attività nel settore AGV, spesso mi devo confrontare con clienti che hanno …poche idee e ben confuse riguardo la cinematica della navetta stessa.
Sul tavolo campeggia un lay-out in formato A1, che obbliga i presenti a farsi da parte con la propria agenda o blocco degli appunti.
Il sciur Brambilla (tanto per identificare il titolare della media azienda che ci ha chiamato), dopo aver decantato orgogliosamente i successi della propria attività, passa volentieri la parola all’ing. Preciselli (è il tecnico e l’istruito dell’azienda) che mi spiega in poche parole quello che la navetta deve fare…prendere un pallet lì e portarlo là… benissimo …. ma quanti pallet devo portare per volta?? L’ing. Preciselli entra nel panico perché la domanda non era prevista, prova a sparare un cifra che mi sembra spropositata, vede la mia espressione e si affretta a chiamare al telefono il capo-magazziniere , sig. Spintone… inizia una successione randomica di cifre, alternate a conteggi mnemonici e lentamente le cifre si assestano sulla cifra finale…la navetta deve movimentare almeno quattro pallet per volta per star dietro alla produzione.
– Per noi non è un problema – aggiungo – abbiamo movimentato fino a 14 pallets in un colpo solo!
Cominciamo a dare una occhiata al percorso. Nei corridoi più o meno ci siamo anche se i famosi 50 cm per parte delle normative ci sono e non ci sono…il bello viene alla stazione di deposito..
L’ing. Preciselli si è portato avanti nel lavoro e sul lay-out ha tracciato la navetta con un tondino nero di pochi millimetri… peccato che stiamo parlando di un aggeggio largo almeno 2300 mm e lungo 3000 mm.
E la cosa divertente è che si deve posizionare parallelo alla rulliera di scarico subito dopo una bella curva a 90°. Cerco di rimanere impassibile evitando qualsiasi sorriso che potrebbe apparire di sufficienza e il cliente potrebbe aversene a male… prendo lo smartphone e lo utilizzo come una automobilina dimostrando che dopo una curva è impossibile – se non con una particolare manovra – andare paralleli ad una rulliera (se non si vogliono utilizzare decine di metri di asintotico accosto!)
Rientra il sciur Brambilla che si era assentato preso da altri impegni e la mia soddisfazione è vedere l’ingegnere spiegare al suo capo – come se l’intuizione fosse stata la SUA e solo la SUA – il problema dell’accosto della navetta dopo una curva… è un piacere vedere come in una trattativa l’aspetto didattico è importante…anche se non retribuito!
ing. Giuliano Bavaj